sabato 7 novembre 2015

Gioia Infinita


"L'onda lunga dell'asfalto scaccia le parole.." così inizia una stupenda canzone dei Negrita che quasi come un mantra ascolto mentre guardo il paesaggio. Tutt'attorno nuvole bianchissime attaccate come adesivi su un cielo blu intenso. Sono lungo la statale che collega Kampala a Fort Portal.. e cammino.


Cammino lungo quest'onda lunga e trovo anche la mia di onda, quella interiore che aspetto sempre e che cerco in ogni cosa che faccio. La trovo, è potente, spumeggiante, una delle più forti di sempre. "Scosse forti all'anima che nessuno scorderà più" continua "Gioia infinita" dei Negrita. Tutto è perfetto, assolutamente perfetto, anche il dolore, i ricordi duri da mandare giù, l'amaro in bocca, tutto si mescola come i colori dell'arcobaleno e le emozioni perdono quel valore egoista e frammentato e vanno a formare un unica fonte, un unica luce bianca. E' entusiasmo, è pienezza. Entusiasmo significa "essere pieni di dio" ed è un motore importante, un canale da aprire e dal quale ricevere nutrimento. Sto facendo autostop per raggiungere Fort Portal. Ho già ricevuto due passaggi, il secondo davvero bello e divertente. Un van con 6 7 persone con le quali inizio a praticare un po di Luganda, la lingua più diffusa in Uganda e che fino ad ora non avevo mai davvero studiato. Ci divertiamo un sacco e loro sono super disponibili e curiosi di insegnarmi qualcosa. Arrivati alla loro destinazione mi fanno scendere, sono calorosi e mi danno consigli e raccomandazioni. Rimetto su gli auricolari e riparte il mantra. "L'onda lunga dell'asfalto scaccia le parole.." e inizio a camminare. Sono lontanissimo dalla meta, mancano almeno 250km ed è circa l'una e mezza. Ma non mi importa nulla. Mi rendo subito conto della differenza di prospettiva che sto avendo oggi. Di solito un viaggio di 300 e passa km si affronta partendo presto, prendendo un bus o un mezzo simile e spegnendo la mente mentre si guarda il paesaggio. Anche un viaggio di 5 ore può essere stancante, con le gambe e la schiena che si bloccano per le tante ore fermi. Soprattutto in questi paesi i bus e i mezzi sono tutt'altro che comodi e spesso si passano 5 ore pigiati gli uni contro gli altri. Oggi no, oggi voglio camminare, godermi il paesaggio che in un viaggio normale viene inghiottito dal finestrino e passa troppo rapidamente. Oggi voglio immergermi in quel paesaggio che di solito scorre come un film, oggi voglio essere protagonista. E allora sceso da questo secondo passaggio inizio a camminare. Parte il mantra e tutto diventa perfetto. Passo a fianco innumerevoli casupole, bambini e abitanti impegnati nei più disparati lavoretti e attività. Tutti immancabilmente si fermano e iniziano a guardarmi, salutarmi, spesso chiedermi dove vado. Alla risposta "Vado a Fort Portal" partono stupori, risate e forse dubbi sul mio stato di salute mentale. D'altronde guardatemi da fuori..immaginate un muzzungu (uomo bianco) che carico del suo zainone e zainetto frontale avanza sculettando a ritmo di musica, canticchiando e con un espressione ebete in faccia e che saluta a destra e a manca a mo di papa. Sicuramente qualcosa che ti fa sospendere per un momento qualsiasi attività. Ma io sono in estasi, mi godo il paesaggio e la libertà di non avere orari, appuntamenti e di non aver paura di essere qui in mezzo al nulla senza pregare per il prossimo passaggio. Vada come vada, oggi nulla, neppure la pioggia può cambiare il mio buon mood, oggi sono roccia, acqua, cielo, vento..anima. Nulla neppure i ricordi più amari mi possono contaminare, perché ho il rubinetto spalancato, la fonte sgorga e neutralizza tutto, equilibria, nutre e mi protegge. Ed ecco che un viaggio che di solito è una parentesi che si aspetta passi con pazienza, diventa un opportunità, una giornata piena e attiva da portare a casa e mettere tra i ricordi più belli. Magico anche godere soli di questa sintonia, sapere di bastare a se stessi per poter vivere questi momenti. Se stessi con la complicità della natura e della musica.
Cammino, ballo, canto, saluto tutti e tutti mi salutano con entusiasmo. Mi passa a fianco un boda (moto taxi) mi chiede dove vado e gli dico Fort Portal, spalanca gli occhi e chiede "camminando???" Io rispondo "certo" e mi metto a ridere, ride anche lui e ci troviamo a ridere assieme darsi il pugno e poi salutarci. Il vento mi accarezza e nonostante il peso dello zaino mi sembra di sollevarmi e poter volare. Negli ultimi tempi mi sto muovendo per il paese come una trottola..per trovare amici, visitare persone conosciute in altri contesti.. mi pare quasi un sogno. Giro libero leggero e ora vado verso ovest, dove mi trovo con due cari amici volontari che non vedo da un paio di settimane. Abbiamo condiviso molto per un mese, e ora dopo due settimane ci rincontriamo per fare delle camminate in montagna assieme. Questo paese mi pare un salotto. O forse meglio ancora, è la mia mente che mi pare un salotto, e mi fa sembrare tutto facile, tutto possibile.
Ricevo un terzo passaggio da due ragazzi, lui Cinese che lavora in quella zona da un anno, lei Ugandese di Kampala. Due personaggi, lui mi offre una bevanda cinese in bottiglia, si chiacchiera e si scherza. Mi fanno fare circa 50 km, dopodiché ci salutiamo e lui mi chiede preoccupato se ho soldi per il bus. Gli dico si che ne ho, ma che voglio provare di nuovo a fare auto stop. Ok, mi salutano e fanno per partire..quando all'improvviso esce lei di corsa con in mano la bottiglia di intruglio cinese e dei soldi. Io faccio per rifiutare e lei dice che è lui che vuole darmeli. Vado al finestrino e gli dico che non li voglio, lui insiste e al volo ci scambiamo i contatti. Ci salutiamo e prometto che ci rivedremo e offrirò da bere. Poi mi incammino e guardo i soldi...sono 40000 scellini!! più di 10 euro!! Se pensiamo che il bus da Kampala a Fort Portal costerebbe 30000 in pratica oggi ho addirittura guadagnato! Assurdo, però penso che è così che va, quando non ci si aspetta nulla da nessuno e si prende ciò che arriva lasciandosi fluire. E di cose ne arrivano.


E' da quando son partito che ne arrivano, ogni qual volta mi lascio andare si apre un portale magico e arriva qualche dono. Certo non è sempre facile e spesso mi irrigidisco, mi contraggo e divento rigido, freddo e facile a rompermi. Ma la vita insegna e l'unica direzione possibile è quella del fluire, tutte le altre portano dolore, sofferenza. E allora per quanto difficile, almeno la direzione è chiara, e seppur una meta lontana, avere una "meta" vuol dire essere già a "meta" strada..

Dopo l'ultimo passaggio, camminando incrocio degli agenti della polizia stradale. Mi fanno le stesse domande di tutti, si chiacchiera e parte qualche risata, dopo di che li saluto e mi incammino. Appena fuori dalla loro vista ricomincio con il dito sperando in qualche altro strappo. Arriva una macchina bianca e si ferma..bingo penso!! Apre il finestrino e... sono i poliziotti che ridendo mi chiedono se mi sono già stancato, e mi fanno cenno di montare perché mi portano alla prossima cittadina dalla quale partono i bus. In macchina si ride, si scherza e si finisce per scambiarci i numeri perché vogliono restare in contatto con me e perché se ho bisogno di qualsiasi cosa posso chiamarli e contare su di loro. Assurdo!!
Alla cittadina mi rendo conto che il tempo sta cambiando e penso che già nell'ultima mezzora non passava quasi più nessuno nella statale..e allora contento e soddisfatto per l'esperienza decido di prendere il bus per la seconda metà del percorso.

Una volta a destinazione conto le ore di viaggio..ben 9!! Partito a mezzogiorno e arrivato alle 21!! Ma come immaginavo, non mi sento per nulla stanco, anzi al contrario carico come una molla..e già so che questa sarà sempre la mia modalità di viaggio in futuro.
Si chiude così questa giornata perfetta, un vero regalo e un occasione per bere ancora una volta dalla fonte, e fissare nella memoria quei momenti e quella modalità per cercare di restare sintonizzati in quell'onda.

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