-------------------------------------ENGLISH BELOW------------------------------------
E'
domenica ma per me è un giorno qualunque, un pò perchè in viaggio
perdi il senso del tempo e dei giorni della settimana, ma soprattutto
in questi giorni, dal giorno del furto mi sento come sospeso nel
tempo, in una specie di bolla dalla quale non voglio uscire in questo
momento. Decido di mettere da parte le carte dell'assicurazione e
andare a farmi un bagnetto. Sono quasi le 17, prendo due cose e
lascio a casa il cellulare per non rischiare, soprattutto quando poi
lascerò i vestiti sulla sabbia per fare il bagno. Dall'ostello in
10 min sono sulla spiaggia, lascio la stradina del villaggio e mi accoglie uno spettacolo
inaspettato. Un vero e proprio fiume di gente sembra essersi riversato in
spiaggia, come fosse la marea che si è trasformata in persone. Sono
tutti, letteralmente tutti locali e pare formino un flusso quasi
unico di persone che passeggiano e che io attraverso controcorrente.
Attorno e all'interno di questo flusso un brulichio totale di gente,
disordine, attività, fotografi locali che con mini stampanti
scattano e vendono al volo foto ricordo, venditori ambulanti di caffè
e kashata (dolcetto tipico est-Africano fatto di arachidi e zucchero), coppiette
per mano e gente che si allena facendo balzi, acrobazie, flessioni.
Mentre guardo tutto questo una moto taxi mi viene in contro a tutta
birra, anche qui con la solita regola del "devi evitarli tu".
Pare
si siano fusi e mescolati tutti allo stesso tempo diversi strati e
posizioni sociali, paradigmi completamente diversi messi fianco a
fianco. In
acqua a mollo decine e decine di persone, molte delle quali quasi
praticamente vestite. Si cioè, loro passeggiano in maglietta e
pantaloncini, poi prendono ed entrano in acqua esattamente come sono.
Non sono vestiti da mare, di fatto sono vestiti allo stesso modo
anche in città. Pare non ci sia il concetto nostro occidentale di
"vado al mare preparato" cioè costume, asciugamano ecc.
Per loro è come una qualunque via del centro in cui fare le vasche,
solo che in più c'è l'acqua, allora ecco che forse l'espressione
"fare le vasche", qui sulla riva dell'oceano grazie a loro
prende più senso.
Sono
esterrefatto da ciò che vedo e un pò mi mangio le mani di non avere
con me il cellulare per poter immortalare questa esperienza. Tuttavia
penso anche sia meglio così, poichè mi obbliga a "fotografarlo"
con gli occhi e a riversarlo a parole potendo, forse, rendere ancora
più vivida l'esperienza che il guardare una singola foto o video.
Mi
godo dunque la cosa e penso a quanto questo modo degli Africani di
stare qua rifletta un pò il loro approccio alla vita, alle cose. Un
approccio senza troppi schemi, un pò selvaggio se mi è permesso,
più nel fare spontaneo e immediato che nel codificare le situazioni,
le attività e separarle come facciamo noi.
Mi
accorgo di aver del tutto perso la voglia di fare il bagno, un pò
perchè di fatto quasi non c'è spazio libero dove lasciare i vestiti
sulla sabbia, un pò perchè questo spettacolo mi ha così catturato
che ora è sceso il sole e col vento che tira non ho più molta
voglia di entrare in acqua. Mi accontento del giro, faccio dietro
front e mi unisco al flusso tornando verso il molo che separa la
spiaggia pubblica dalla zona dei pescatori. Il cielo intanto si è
fatto rosso, un incendio che brucia il cielo dove è ancora azzurro e che
assieme ai mille colori accesi dei meravigliosi vestiti femminili ti
stordisce di bellezza. Ecco, penso proprio alle diverse bellezze che ho visto oggi,
quella della natura, quella sociale di qualcosa di così diverso e
intimamente locale, quella dei meravigliosi colori dei vestiti
Africani e penso che nessuna di queste sarà arrivata in maniera
cosciente agli attori di questa scena fantastica, che fusi con il
loro personaggio non la possono vedere da fuori e la danno per
scontata.
---------------------------------------ENGLISH VERSION--------------------------------------------------
It's
Sunday, but for me it's like any other day, some because traveling
you loose the sense of time and days of the week, but especially
cause in the last days after being robbed I feel like suspended in
time, like in a bubble from which I don't want to get out right now.
I decide to put aside my insurance paperwork and go for a swim. It's
almost 17:00, I take a couple of things and leave my mobile at the
hostel to avoid risking it when I’ll leave my things on the sand to
go swimming. I leave the hostel and after only 10 minutes I’m on
the beach, on the public part of it. As I get to the beach a unique
and unexpected view captivate my eyes. A real river of people seems
to be poured into the beach, like If the tide had been transformed
into persons. They are literally all locals and seems to be forming a
whole flow of persons walking that I cross upstream. Inside this flow
a swarming of persons, disorder, activities, local photographer that
with portable printers shoots and sell memories, sellers of coffee
and kashata (east-African sweet made of peanuts and sugar), couples
walking hand in hand and guys training with jumps, acrobatics and
push-ups. While I watch all this a moto taxi comes really fast toward
me, here is always true the rule “you need to avoid them”. Seems
like different layers of society got melt together, completely
different paradigms put side by side.
In
the sea dozen of people are bathing, many of them literally dressed.
Yes, they are just walking with t-shirt and jeans or shorts, then
they go toward the water and get in exactly as they are. They are not
dressed for the beach, actually they are dressed in the same way as
they were in the city. They don't seem to have out western view of
“going to the beach” with costume, towels, sun cream ecc. For
them this is like every other city street where to go for a walk,
apart having water and sand.
I'm
astounded by what I’m seeing and I kind of regret not having my
mobile with me for taking a video of this experience. However I think
is even better like this, it forces me to “shoot it” with my eyes
and memory for then later pouring it into words, being able maybe, to
make it even more vivid than watching it trough a single pic or
video.
I
enjoy the moment, and I think about how this way of Africans staying
at the beach kind of reflects their approach to life more generally.
An approach free of rigid and too much thinking, a bit wild if I can,
more on the immediate doing that on coding situations, separating the
activities as we usually do.
I
notice that I've lost my desire of swimming, maybe cause there's
almost no space where to leave my stuff on the sand, or cause while I
was captivated by this show, the sun went down and now with the wind
blowing I feel a bit cold.
I
feel anyway satisfied with the experience, I turn around and I join
the flow coming back toward the dock that separates the public beach
from the fishermen side. A part of the sky turned into red, a fire
that seems to burn and extend to the sky where is still blue and
that, along with the amazing colors of women dresses, shocks you with
beauty.
I
think about all the different types of beauty I spotted today,
nature's beauty, social beauty of something so different and yet
interesting, the beauty of the unique African dresses, and I realize
that none of them must have been seen by the actors of this fantastic
scene, these protagonists that being so into their characters will
never realize how full of beauty they are.
Nessun commento:
Posta un commento