lunedì 16 maggio 2016

Scherzi da troppo sangue al cervello..

Quante porte ancora da aprire, quanti paesaggii da respirare, quanti panorami inteiori lasciati alle spalle, ma riflessi in nuovi panorami oltre il valico, oltre i picchi più alti che proteggono e racchiudono nuove valli da esplorare. Basta una canzone vecchia per schiudere mondi e per scoprire quanto ora, dopo tante esperienze, dopo tanti altri panorami, quelle vecchie canzoni ridanno le stesse vecchie emozioni, ma ora sempre più comprensibili, più concrete. Ciò che provavo allora è identico a ciò che provo adesso, nulla è cambiato, quasi due decadi son passate, ma lo sappiamo, il tempo non esiste e ciò che conta è che prima o poi il magma fa la sua via, e inizia a diventare forza motrice. Alti, bassi, vertigini in alto così in basso, ma l'importante non è evitare le cadute verso il buio, ciò che importa è risalire tanto quanto si è scesi, li su a pescare aria buona, a vedere il panorama, il nostro panorama dall'alto. Si scenderà di nuovo, perchè è naturale, perchè quella li è la sala macchine, è dove nasce e si accumula il magma, fonte di energia potente come una stella; e alla fine buio e luce, abissi e cieli sconfinati, sono due parti della stessa natura. Gli occhi della tigre ti guardano ovunque tu sia, vedono al buio come alla luce accecante, se ti li seguirai trascenderai, se li seguirai diventerai ciò che sei, strapperai quel velo, quella maschera che porti e sarà solo luce.

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