sabato 19 settembre 2015

Arrivo in Uganda!!

Sabato 19, Mbale

Sono le 10 e oggi è il mio primo giorno qui a Mbale. Ieri sera sono arrivato a casa a mezzanotte e tutti dormivano. C'ho messo un po ad organizzarmi cercando di non disturbare nessuno. Ho dormito abbastanza bene, anche se la mente deve abituarsi al cambio e al nuovo paradigma. Ieri è stata una giornata lunga e intensa, e vorrei raccontare alcune cose. Ho chiuso l'ultimo racconto in volo quasi all'atterraggio ad Entebbe. Da li è stato un susseguirsi di forti emozioni.

Iniziamo la discesa, e ci avviciniamo sempre di più alla terra. Sento una forte emozione salire, una specie di tensione e lo stomaco che si chiude. Questi due giorni di viaggio hanno preparato il terreno per il momento che sta per realizzarsi ora. Ormai siamo bassissimi e in pochi minuti toccheremo terra. Thump..atterraggio morbido per l'aereo, ma tosto per me che sento sempre più forte quell'emozione. Sento il desiderio di condividerla con qualcuno e sento un po il vuoto dopo anni di profonda condivisione. Attacco bottone con la coppia Ugandese alla mia destra, miei vicini dall'inizio del viaggio ma con i quali non avevo ancora interagito. Incrocio gli sguardi, dico che è la mia prima volta in Africa, mi danno il benvenuto, dico due parole in Luganda una delle molto lingue di qua e quasi mi commuovo. L'aereo si ferma e iniziamo ad uscire, saluto ed esco e tutte le emozioni accumulate scoppiano appena fuori dalla porta e ancora sulla scaletta. Guardo il paesaggio, annuso l'aria e una frase si fa strada dentro me fino a trovarmi a dirla ad alta voce: "Sono in Africa, mio Dio l'ho fatto davvero, sono in AFRICA!!"
La ripeto di continuo commosso e stupito che davvero stia accadendo.
Cammino seguendo il flusso fino all'entrata dell'aeroporto per passare il controllo documenti. Sono ancora in questo stato di forte emozione e stupore. Passati i controlli ritiro il bagaglio ed esco nella speranza che davvero ci sia qualcuno ad aspettarmi. E infatti vedo Steven, un ragazzo Ugandese con un foglio con scritto il mio nome. Ci presentiamo e andiamo verso la macchina. La prima cosa che noto, in contrapposizione con Abu Dhabi è la temperatura. Qui si sta da Dio!! C'è una arietta fresca, il sole e la temperatura è ideale. Chiacchiero con Steven che è davvero amichevole andando verso la macchina. Noto subito in fondo al parcheggio un cartello enorme che pubblicizza le connessioni dati 4g.. e qui mi schianto contro le idee che come sempre ci si fa e che poi quando si è sul posto si scoprono incomplete..e qui faccio a riguardo una piccola parentesi.

...Africa, terzo mondo, tra i preparativi pre partenza leggo sulle reti mobili e capisco che il gms è ok, ma le reti dati sono poco sviluppate. Una volontaria diceva che si poteva connettere raramente. Parto con questa idea e penso che va bene così. Ore però spunta questo enorme cartellone del 4g...ma dico..4g??? Chiedo timidamente a Steven se ha senso farsi una sim e mi porta in un centro commerciale dove cambio i dollari e in dieci minuti mi fanno una scheda con internet perfetto, funzionante e veloce. Lui mi chiede subito il contatto Facebook e scopro che in molti hanno smartphones e connessione dati. Sono confuso, quasi mi pare di aver snaturato la cosa.. Ma capisco che qui ostinarsi a non usare la rete sarebbe più assurdo di farlo. Il bello è che in Norvegia, paese iper avanzato, in due mesi e mezzo non son riuscito a fare una connessione dati per questioni burocratiche e di assurdi pacchetti..e oggi nel mezzo dell'Africa nera, ad un'ora dall'atterraggio avevo già una connessione...come va il mondo..
Si parte in direzione Kampala, la capitale, da dove prenderò il bus per Mbale. Passo il viaggio a ripensare al discorso della connessione. Ho il cell pronto a connettersi, ma non lo uso perchè mi pare davvero assurdo essere già in rete..
Pausa a comprare un po di frutta, bananine e frutto della passione che ci mangiamo in viaggio. In un ora e mezza circa siamo a Kampala, dove dopo averlo pagato, Steven mi porta al bus giusto e si assicura che sia montato e tutto sia okay per poi contattare Freddie per venirmi a prendere a Mbale. Entro nel bus e ci sono mille gradi, sono tutti sudati e che si sventolano giornali. Spero davvero che parta presto ma scopro subito che i tempi sono quelli che già conosco dal Centro America, e pure con l'aggravante del....Hakuna Matata...!! Aspettiamo qualcosa come un ora..forse meno, o addirittura di più..un tempo incalcolabile. Il sole che batte sul vetro, l'odore di gasolio, mille venditori che richiamano al finestrino e altri che salgono e ti propongono i prodotti più disparati. Vendono bibite, acqua, carne arrostita infilata in un bacchetto di legno. Si siede vicino a me una ragazzotta che mi toglie quei pochi gradi di libertà che avevo sulla destra, che assieme alle ginocchia in gola e il finestrino rovente sulla sinistra danno l'immagine del piacere che provavo. Non dispero, richiamo gli anticorpi fatti in Centro America e porto pazienza. Finalmente si parte e un po di aria fresca inizia ad entrare. Chiacchiero con la ragazzotta che scopro essere laureata in qualcosa tipo pedagogia, ha 25 e sta seguendo un master. Questo quello che ho capito tra la confusione del bus, la stanchezza e l'accento inglese-africano che ancora non mi è molto familiare. Ha il notebook e scrive dei documenti riguardo l'educazione dei bambini e delle politiche per l'educazione. Steven mi aveva accennato che il bus ci metteva 5 ore circa..e infatti c'era da aspettarselo, alla fine ci metteremo oltre 6 ore con una pausa solo per andare al bagno. Arriviamo finalmente a Mbale e ad aspettarmi c'è Freddie che mi porta subito a casa montando in tre in un boda-boda, cioè i moto taxi qui in Uganda. Senza casco, in tre più il mio zainone e di notte..un inizio perfetto!!

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